Perché ciclicamente torna questo mio stato d'animo ?
Perché sono sempre profondamente insoddisfatto ?
Perché vedo gli altri sempre felici e contenti ed io sempre come Calimero, piccolo e nero ??
Ok, inizio ad ammetterlo: inizio a capire cosa si intende per "crisi di mezza età".
E' quella fase della vita (generalmente intorno ai 50 anni) in cui ti guardi indietro e sei cosciente di avere fatto tante cazzate. TI guardi avanti e vedi che sei senza prospettive.
Ho poche certezze: il non avere avuto figli è, forse, una fortuna.
Con il carattere di Pina avremmo avuto una marea di problemi.
Lei è così: quando fa una cosa si ci butta anima e corpo. Non "legge" il contesto, non valuta gli stati d'animo di chi le sta accanto. Va, lei va. Come un treno.
Nel passato io sono stato conciliante. ho messo pezze, mi sono "incastrato" con le sue attività.
Ma ora, complice la crisi di mezza età, sono diventato meno tollerante.
E, soprattutto, noto che non abbiamo prospettive.
I miei desideri per lei non contano. Quello che forse in questo momento potrebbe farmi stare meglio non ha importanza.
Non ho avuto figli ma mi piacerebbe (o sarebbe piaciuto) avere un cane.
Lo so: un cane non è un figlio.
Ma, comunque, è un essere animato che ha bisogno di affetto, di essere curato, di essere coccolato.
Purtroppo per Pina tutto questo è un problema. Il cane porta sporco, porta peli. In buona sostanza porta lavoro in più.
Lavoro che non è conciliabile con la sua nuova (e/o futura) attività di libera professionista.
Quindi, ancora una volta, i miei desideri o le mie aspettative passano in secondo piano.
Un uomo senza aspettative, un uomo senza futuro è un uomo morto. Ecco: io sono un uomo morto. Morto dentro. Vivo per inerzia. Il lavoro mi da i ritmi. So che 5 giorni la settimana mi devo alzare presto per produrre, come una gallina in un pollaio.
Poi arriva il sabato e la domenica. I giorni che inizio a odiare di più. Perché in questi giorni noto l'incapacità di Pina di essere "trainante" se io sono giù. Di essere, caratterialmente, in grado di strapparmi un sorriso, di trasformare una giornata "buia" in una giornata di "luce".
E, in questi due giorni, conto paradossalmente i minuti che mi separano dal lunedì. Dal giorno della fuga.
Quest'anno, prima volta in 25 anni di lavoro, prenderò solo i giorni necessari di ferie pur avendone tanti.
Perché ? Perché non mi va di stare settimane a vegetare a letto senza fare nulla, perché non mi va di andare a mare alle 16 perché la Pina deve rassettare prima casa, perché non mi va -forse- di stare a contatto con lei.
Lo so: anche io nel passato ho sbagliato. Ma oggi, alle soglie dei 50 anni, vorrei una vita diversa.
Aspetto l'ultimo giorno della mia vita. Tanto, oggi, nessuno mi cerca ... E se vivessi da solo già immaginerei il titolo del quotidiano: "Trovato morto dopo settimane. Il defunto viveva da solo a casa e nessuno si è accorto della sua morte. I vicini da tempo non lo vedevano in giro"
domenica, giugno 10, 2018
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