giovedì, marzo 17, 2011

2 anni ...

Non pensavo che fosse passato tanto tempo dall'ultima mia pubblicazione. Se torno a crivere qualcosa su questo "muro" vuol dire, evidentemente, che poco o nulla è cambiato dall'ultima volta.
Sicuramente è cambiato qualcosa in me: Jack è arrivato alla mitica soglia dei "anta". Ed è vero che con il loro arriva cambia, leggermente, il modo di vedere le cose e la vita.
Vuoi perchè arriva il periodo della discesa, vuoi perchè si arriva al "mio secondo tempo".
Vuoi perchè a 40 anni si incominciano a fare i bilanci, si ci gira indietro e si vede cosa si è costrito fino a questo momento e cosa c'è ancora da costruire, da aggiustare. Su cosa correggere il tiro e cosa si è fatto bene a buttare via.
E ci si accorge come quello che si è fatto a 30 anni forse non era propriamente corretto.
Nel 2006 la Pina si laurea. Un colpo di reni, grazie anche alla colleborazione dei genitori di Jack (anche perchè sperare della collaborazione dei genitori della Pina è estremamente difficile).
Nel 2007 Pina frequenta un corso di alta formazione che termina con uno stage presso l'Organizzazione stessa che ha organizzato il corso.
Dal 2008 al 2010-inizio 2011 si alternano i classici rapporti di lavoro (tipici del meridione) precari: si alternano prestazioni occasionali, lavori a progetto. All'inizio del 2010 (quella che sembra) la svolta: la Pina viene contattata e le viene proposto un rapporto di lavoro stabile: a tempo indeterminato.
Premessa: alla Pina questo lavoro non piace. Ma siccome "pecunia non olet" e siccome il rapporto è stabile ("sembrerebbe" a tempo indeterminato) la Pina accetta.
Parliamo della situazione di Jack: per "tamponare" le esigenze familiari decide di svolgere parallelamente attività di "consigliere" per terzi. In questo modo il bilancio familiare è salvo.
Il fisico di meno: sia per condizioni di stress a cui Jack è sottoposto (che Jack forse non è mai stato un grosso incassatore di stress ???) sia gli orari ... Insomma i soldi ci sono ma forse il rapporto con la Pina inizia a modificarsi.
Torniamo al 2011: a febbraio 2011 l'Organizzazione presso cui lavora la Pina non naviga in buone acque. Alla Pina viene proposto il licenziamento o (una finta) aspettativa per motivi familare di 6 mesi. La Pina accetta questa seconda opzione.
Nel frattempo le condizioni di salute del suocero di Jack non sono eccezionali. Viene diagnosticato l'alzheimer.
Jack intuisce che la Pina non sta bene: con il fisico e con la mente.
Padre che sta male, senza lavoro. A 38 anni, con una laurea non facilmente spendibile.
Jack dal canto suo incassa un crollo delle aspettative: tutte le speranze passate riposte (il posto di lavoro della Pina, una prospettiva di crescita familiare) e quelle future (l'incapacità della Pina a costruire un progetto per il suo futuro, la voglia di rimettersi professionalmente in gioco) subiscono un contraccolpo.
Jack si sente demotivato e braccato: braccato non nelle sue responsabilità ma perchè osserva, giorno dopo giorno, che la Pina si abbarbica a lui. Telefonate frequentissime mentre Jack lavora, una attenzione ossessiva nei confronti di Jack.
Demotivato perchè vede che la Pina non ha progetti per il suo futuro. O, per meglio dire, cerca modi per "impegnare il tempo". Anche quei piccoli progetti che sarebbero da portare avanti non decollano: per paura, per mancanza di coraggio, per una sorta di bipolarismo decisionale (un giorno ci crede, il giorno dopo no).
D'altro canto Jack pensa che la Pina non senta la necessità di andare a lavorare: ha a disposizione un "salvadenaio" lasciato dal nonno paterno, Jack certo non lascia la Pina senza soldi, tutte le necessità vengono soddisfatte da Jack.
A Jack, però, questa situazione non piace: vedere la Pina così, in versione "casalinga disperata" non piace. Perchè, con il carattere della Pina (ovvero ossessivamente precisa e pignola) la vita diventa da girone dantesco.
E poi perchè pensa che una persona che non ha un progetto di vita personale (e non riesce a partorire qualcosa che sia tanto coinvolgente -o da crederci- da essere portato avanti) difficilmente riuscirà ad avere un progetto di coppia.
Una madre insoddisfatta a livello personale credo che sia un qualcosa di devastante.
E credo che la Pina nella sua famiglia naturale qualcosa del genere lo abbia già vissuto ...