martedì, giugno 23, 2009

E ci risiamo ...

Ciclicamente mi trovo a scrivere su questo muro piccoli frammenti della mia vita. Sembra quasi che non riesca a fare altro che lagnarmi della situazione. Solo che ogni volta, dopo un punto basso, sembra che le cose migliorino ... che le cose possono cambiare. Invece mi rendo conto che è solo una illusione. un gioco di prestigio. Mi rendo conto che uomini e donne hanno punti di vista, approcci, modi di risolvere i problemi, necessità diversi.
Da anni scrivo sulla voglia che la Pina ha di cambiare l'appartamento in cui viviamo. Su questo discorso non ho dubbi: cambierei appartamento anche io perchè alle soglie dei 40 mi rendo conto che un appartamento grande non serve a nessuno di noi due.
Il discorso "casa" si incasella in un discorso più generale riguardante il lavoro di lei, i figli, i rapporti con il resto del mondo ...
La Pina ha una laurea presa bene. Ma, come tanti altri in Italia, è una laurea forse di nicchia. Una di quelle lauree molto particolari che a parte l'insegnamento (discorso in Italia ormai morto dal momento che non esistono più corsi SISSIS) non permettono di fare molto.
La Pina, dal canto suo, non è una di quelle persone che, secondo me, hanno grandi capacità di adattamento. E d'altro canto anche Jack non la mette in condizione di avere necessità. Jack lavora, si fa il mazzo. E non fa mancare niente alla Pina: cene, viaggetti, piccole paturnie e grandi necessità.
Alla fine la Pina ha un pasto caldo, un letto la sera, un posto dove ripararsi quando piove, i condizionatori quando fa caldo. Ha anche (ed è molto fortunata in questo) qualcosina da parte per le sue piccole/grandi necessità (vizi & capricci).
Quindi, tutto sommato. può anche pensare a fare la casalinga: molto comodo pulire, rassettare. Non è un discorso maschilista e/o sessista. Solo che mi chiedo sempre come possa una persona laureata con buoni voti non ricrearsi uno spazio lavorativo. Restare a casa ad aspettare il marito che esce alle 8 e ritorna alle 20, affrontare il resto della vita in questo modo. Senza emozioni, senza infamia e senza gloria ...
Io, dal canto mio, vedo scorrere le giornate sempre uguali, senza nessun picco emozionale.
Confesso che mi piacerebbe avere figli. Pina dice che probabilmente sarei un buon padre.
Solo che oggi non mi sento di provvedere alle necessità di una moglie e di un figlio con meno di 1400 euro al mese. Senza contare sull'aiuto di nessuno. Anzi: forse sull'aiuto dei miei genitori e avendo la certezza della latitanza dei suoceri (che molte volte nelle situazioni si sono detti pronti al martirio salvo tirarsi indietro sul più bello).
Ecco: oggi mi sento svuotato. Faccio un bilancio della vita e vedo che alle soglie dei 40 ho una moglie che ambisce a fare la casalinga piuttosto che la precaria, io che sono svuotato ... incanalato in una situazione lavorativa dalla quale non mi posso defilare.
Forse è un principio di depressione. Forse è una grande insoddisfazione. Forse vorrei una vita diversa ma so che non la posso avere. Forse penso che sarebbe meglio vivere da solo per un periodo per apprezzarne la bellezza. Salvo pensare che la Pina se ritorna a casa sua non ha neanche un letto sul quale dormire (quando ci siamo sposati i suoceri hanno "ceduto" la stanza della Pina al fratello ...)
Che fare ????????????????????