martedì, giugno 13, 2006

Illusione, fantascienza o cosa ?

Lo so, non riesco ad essere costante. Questo blog in verità risulta essere la mia valvola di sfogo, le parole che non riesco a comunicare a nessuno. Non perchè nessuno le può comprendere, ma piuttosto perchè la situazione ha forse dell'irrazionale, forse del fantascientifico.
Devo dire che oggi gira proprio male. I miei genitori si sono trasferiti nella località di villeggiatura. Questo avviene da una vita: non è un problema e non è una novità.
Forse il contesto è cangiante. Forse il contesto non è diverso da quello dell'anno scorso.
Lo stato dell'arte è: sono solo. Ma una solitudine in verità strana. Sono per metà single e per metà coniugato. La metà single è quella che da stasera dormirà a casa dei propri genitori nella casa di città. Strano vero ! Si, perchè dall'ultimo post sono cambiate un paio di cose. Innanzitutto la Pina ha deciso di laureasi. E questo sicuramente non è un reato grave. Il fatto è che per raggiungere il tanto agognato obiettivo (agognato da me, Jack e dalla Pina) abbiamo deciso di "dividerci". Dividerci in modo strano. Colazione assieme, telefonata a pranzo. Magari cena assieme, ma rigorosamente a casa della suocera. Non mi si chieda la qualità della comunicazione verbale. Direi che sono delle "pillole" di comunicazione. Ad ogni modo ...
Andiamo così ormai da 20 giorni. Da oggi l'aggravante. Il trasferimento dei miei nella località di villeggiatura, le partite del mondiale di calcio che rendono la città meno "vitaiola" e, oggi ai miei occhi, ancora più triste. Da oggi dormirò da solo. Forse fino a metà luglio. Fino a quando il fratello della Pina non torna dal nord Italia. Farò il single a metà. Il vero single a quest'ora sarebbe magari a bere una birra con amici. Gli stessi amici a cui non posso comunicare i miei stati d'animo. Non perchè non li capirebbero ma perchè destabilizzerebbero l'equilibrio precario in cui io e la Pina viviamo. Viene poi la metà "coniugata": la volontà di mantenere un rapporto di coppia. Anche perchè velatamente contro la Pina non ho assolutamente niente. Tranne il fatto di farmi vivere in una situazione che a volte mi sembra (e forse sembra anche agli occhi degli altri) paradossale: fuoriuscito di casa per giocare tutti e due in territorio neutrale (e fare pesare meno alla Pina il fatto che, sinceramente, la scelta non è dele migliori), diviso tra due case (tristissime se senza nessuno che le abita), obbligato per certi versi a mantenere l'unità della coppia (mi chiedo sempre chi me lo faccia fare anche in un giorno in cui sono in ferie ad attraversare la città per fare colazione con la Pina).
Arriveranno tempi migliori ? Me lo auguro. So solo che un perioro così difficile non lo avevo mai passato. Inquieto. Diviso tra pensieri, preoccupazioni di vita futura. Mi chiedo a volte che senso abbia continuare una storia così. Una storia in cui il problema si affronta stando ognuno nella claque genitoriale. Mi sento buono solo a fare il tappabuchi: buono solo a stampare gli articoli per la tesi della Pina da internet, a prenderla quando (sfinita) non è in grado di prendere la metro.
A cosa sono buono allora ? Riesco (e riuscirò) dopo questa parentesi a mantenere per certi versi una famiglia unita ? E poi: quale famiglia ? Una famiglia senza figli ??? A 35 anni mi trovo a fare un bilancio della mia vita. E mi rendo conto che forse allo stato attuale è meglio non avere figli. Non è uno scappare dalle responsabilità o da quant'altro. Mi sento, piuttosto, il peso della situazione. Non collaborato in maniera fattiva da nessuno.
Ad ogni buon modo ... mi vado a fare quello che faccio nella mia casa. La doccia e poi ... e poi ... me ne vado a dormire a casa dei miei genitori. Che vita da nomade (o di merda che dir si voglia).